Non potevo che cominciare da qui , il SAPAIO ,primo grande amore della mia avventura enologica. Comincio dalla fine come se fosse un film di Tarantino. Venerdi’ scorso ho bevuto dopo quasi un anno una bottiglia di Sapaio, l’annata era la 2007 e l’amore viscerale per quella bottiglia non mi e’ sembrato piu’ cosi’ autentico . Mi e’ piaciuta , e come se mi e’ piaciuta, “avenne” (modo di dire tosco/pratese per far capire un certo apprezzamento) pero’ qualche anno fa pensavo che quello fosse il vino piu’ buono del mondo e ora qualcosa e’ cambiato. Adesso parliamo dell’inizio , nel 2006 durante una visita alla famigerata BOLGHERI decisi di investire un po’ di euro nel suo piu’ caratterisco prodotto, il VINO.
Non acquistai nemmeno una bottiglia di Bolgheri superiore ma concentrai il mio investimento su i bolgheri base, in totale acquistai circa 6 bottiglie, di 6 diverse cantine.
Dopo circa un mese il bolgheri era scomparso dalla mia cantinetta , nessuno l’aveva rubato , era semplicemente esaurito. Di quelle 6 bottiglie una mi colpi’ profondamente , era il VOLPOLO (l’ho scritto in viola perche’ e’ il colore della sua etichetta) . Cominciai a cercare disperatamente di riacquistare quel vino, ma soprattutto volevo sentire il loro bolgheri superiore il SAPAIO.
Mi feci coraggio e scrissi una mail alla
cantina produttrice, in realta’ non avevo molte speranze di essere considerato visto che non ho nessun titolo tranne quello di AMATORE. E invece dopo pochi giorni ecco la risposta incredibile, nella mail c’era un’invito per una degustazione. Ero eccitato, in fibrillazione, avvisai la mia paziente e dolcissima compagna, lei mi doveva assulutamente accompagnare, era l’evento dell’anno, la finale di champions ,l’ultimo episodio di lost, era un viaggio a fantasilandia. C’era il rischio che tanta aspettativa equivalesse a cocente delusione… ma invece no. Considero quel giorno ancora oggi uno dei piu’ emozionanti della mia vita. MASSIMO accolse me e Michela con la sua enologa, una giovane ragazza siciliana. Apri’ tre bottiglie: una di VOLPOLO 2006, una di Sapaio 2005, e una di SAPAIO 2006 non ancora in commercio. Muniti di sputazziera in argento (che nessuno ha usato) abbiamo bevuto fino a esaurimento le tre bottiglie , non ancora soddisfatto MASSIMO apri’ una bottiglia di bianco , non lo produceva lui, era una cortesia per gli ospiti, era un bianco del Trentino e purtroppo non mi sono mai ricordato il nome. Per finire Massimo declino’ i miei tentativi di acquisto indirizzandomi in apposite enoteche nelle vicinanze, e ci dono’ una bottiglia di SAPAIO ed un libro bellissimo di Eduardo Scalzini “vini di bolgheri” .
Uscimmo dalla tenuta un po’ “brilli” e molto eccitati. Mantengo un ricordo bellissimo di quella giornata e i miei amici lo sanno bene, la racconto come se fosse un’avventura di INDIANA JONES .
In definitiva il SAPAIO e’ uno dei piu’ classici Bolgheri ,per piu’ del 50% e’ cabernet souvignon a seguire merlot, cabernet franc e petit verdot. E’ il classico blend bordolese, forse e’ per qusto che ANDREA SCANZI in “IL VINO DEGLI ALTRI ” infierisce su questo vino, parlandone come se fosse un danno per tutto il movimento Bolgheri. Adoro il libro di Andrea Scanzi lo trovo divertente e istruttivo e ammiro lo stesso scrittore per i suoi articoli e per il coraggio e la competenza che mette in tutto quello che scrive. Non mi va pero’ questo attacco , sembra quasi gratuito, non lo comprendo. Sicuramente altri vini sono entrati nel mio cuore dopo quell’esperienza e l’annata 2007 forse non e’ ancora oggi pronta per esprimersi al meglio, ma cosidero il SAPAIO un grande Bolgheri, non credo che troverete qualcosa di meglio in quella zona a 36 euro.
7 risposte su “Sapaio”
Ciao Amatore ! complimenti per l’idea di questo blog, ti scrivo qui sulla pagina del Sapaio perche’ e’ anche uno dei miei bolgheri prefereti ed anche io ho letto il libro di Scanzi, e quando ho visto l’attacco al sapaio sono rimasta molto delusa. Ciao a presto!!
Ciao Gaia, presto incotrero’ Scanzi, e gli parlero’ di questo attacco…
YESS
Amo i Bolgheri ma non ho mai provato questo Sapaio. Dopo il tuo articolo non ho altra scelta, devo andare subito a cercarlo!
L’ho bevuto anche io , mi e’ piaciuto molto , ma io l’ho pagato 45 euro non 36…. per il resto complimenti per il blog.
Come inizio non c’è male,anche se la mia passione è per i piemontesi,riconosco che è un vino molto affascinante,profumato e morbido. Per quanto riguarda il prezzo,ovviamente si attesta attorno ai 40,euro più euro meno,rimanendo fortunatamente al di sotto degli altri Superiori della sua zona. Aspetto di vedere il tuo prossimo vino….Complimenti per il tuo blog e soprattutto l’idea esclusivamente amatoriale.
Barolo and Barbresco only became such cveoted appellations in the last thirty years or so… Through the 1950s and 60s, Valtellina and the wines made in and around Novara were considered the greatest expressions of Nebbiolo in Italy. 1961 Voyat? Alfonso, you’re killing me! Marilena told me she has some of the Ambrato going back to the 50s but I don’t think she has any of the rouge in her library… wow… Happy holidays, man!