Bentrovati, oggi vorrei parlarvi del Ghiaie della furba , prodotto di punta della TENUTA DI CAPEZZANA .
In realta’ i vini di punta di questa azienda sono due , l’appena citato Ghiaie e il TREFIANO altro gran bel vino. Quest’anno per CANTINE APERTE abbiamo visitato questa azienda che fa parte del consorzio del Carmignano e del Barco Reale, due vini che non amo particolarmente, ma il Ghiaie e’ un’altra cosa : 60 % cabernet souvignon 30% merlot e un 10% di syrha , fa 14 mesi di barrique di 1° passaggio e affina in bottiglia per altri 18 mesi prima di essere commercializzato.
Ha senz’altro l’identikit del Supertuscan….. , un parolone che non amo, ma forse vi fa capire di che vino stiamo parlando. I tannini sono pronunciati ma dolci, e in bocca e’ morbido e di buona lunghezza, senza dubbio un gran bel bere. il prezzo del ghiaie si aggira intorno a i 25 euro, e credo proprio che siano spesi bene.
Nella zona c’e’ un’altra azienda che produce dei “vinoni” e’ l’azienda PIAGGIA forse piu’ conosciuta della tenuta di Capezzana. Realizzano vini che non capisco molto , a partire dal Sasso che e’ praticamente il loro base, e’ un vino troppo carico, e’ buono si, ma c’e’ qualcosa che non mi convince. Qualche mese fa’ ho acqustato tre bottiglie del loro cabernet franc , il POGGIO DEI COLLI, 40 euro a bottiglia , a me e’ sembrato anche questo un vino troppo costruito in cantina, troppo denso e impenetrabile , quasi “finto” di certo non e’ stato l’acquisto della vita.
Nella zona c’e’ da segnalare un’altra azienda molto interessante , la fattoria di Bacchereto che produce il Terre a mano vino biodinamico di ottima fattura.
Un saluto e a presto.
3 risposte su “Ghiaie della furba”
Grande Mirkino!!! questo lo conosco anche io ! Gran vino io ho bevuto circa un mese fa’ un 2003, l’avevo pagato 32 euro.. forse per via dell’annata , e non mi sono pentito della spesa.. a presto
Ciao Gianni, pensa che alcuni minuti fa’ Marco Gori (noto Sommelier fiorentino) mi ha scritto su facebook che secondo lui la 2003 e’ la migliore in assoluto ! ciao e a presto.
I read on the Polishwineguide.com: The Brunellogate affair is now ofailifcly over, but tensions continue (including a recent rejected attempt at modifying the rules of Montalcino’s less expensive wine, Rosso di Montalcino, to allow other grapes than Sangiovese) . It’s true. On the next 7 september will be another assembly of producers. As on the Vinoalvino.org (Franco Ziliani’s blog) and Dobianchi.com (Jeremy Parzen’s blog), I also ask You what You think about an other new possible Rosso di Montalcino DOCG Superiore (with Sangiovese 100% and other requirements in the vineyard and winery) – my proposal – to incrise the unique character of Rosso di Montalcino, as other Consortium did for Aglianico del Vulture Superiore, Asolo Prosecco Superiore, Barbera d’Asti Superiore, Barbera del Monferrato Superiore, Bardolino Superiore, Cesanese del Piglio Superiore, Conegliano valdobbiadene Prosecco Superiore, Dolcetto di Dogliani Superiore, Dolcetto di Ovada Superiore, Soave Superiore, Valdobbiadene Superiore di Cartizze, Valtellina Superiore, Vermentino di Gallura Superiore and so on in Italy. Practically to emptied the DOC Rosso di Montalcino always under discussion from the best wine, that could after accommodate changes of grapes composition in the DOC. In all italian DOC the generic name rosso specify a blend of two or many grapes. Only in Montalcino generic name want be accurately: this is not clarity